La data sarà GIOVEDI 2 GIUGNO 2016
Per info il gestore : DAVIDE +39 347-9381377
La festa di riapertura del rifugio Monte Barone prevista per questo fine settimana, domenica 29 maggio, viene rimandata a causa delle cattive condizioni meteorologiche.
La data sarà GIOVEDI 2 GIUGNO 2016 Per info il gestore : DAVIDE +39 347-9381377 ![]() Il Rifugio Rosalba molto conosciuto dagli arrampicatori lecchesi e milanesi è il punto di partenza di numerose ascensioni in parete e punto di arrivo di una bella escursione in un ambiente molto panoramico, sul lago di Lecco, nel cuore delle Grigne. Per raggiungerlo esistono due vie o sentieri. Quello che seguiremo noi parte dai Piani Resinelli detto Via delle Foppe. Partiremo dall’ex ristorante Alippi per addentrarsi in un bel bosco attraverso un sentiero di media pendenza e sbucare poi a colle Pertusio senza alcun pericolo dopo circa 2,30 ore di cammino. Dall’ex ristorante Alippi (1.178 mt) ci incammineremo lungo una strada gippabile sulla destra che costeggia un piccolo campeggio e che conduce ad alcune case di villeggiatura e cascine ristrutturate: alle ultime case prendiamo il sentiero vero e proprio sulla destra che sale dolcemente nel bosco di faggi, poi il sentiero si fa più stretto, esce dal bosco e sale. Raggiunto un bivio, potremmo salire per il “ sentiero dei Morti” più ripido e più veloce, scegliamo invece di proseguire per il “ sentiero delle Foppe “ meno ripido e ugualmente spettacolare che costeggia la dorsale erbosa del Pertusio: da questo punto si apre la bella visuale sulla cresta Segantini e innumerevoli guglie e pinnacoli rocciosi. Il sentiero sale zigzagando prendendo sempre più quota ed il panorama si allarga sula lago di Lecco, sui Corni di Canzo e sui monti che incorniciano il lago di Como. Il sentiero sulla sella e molto evidente e cosa più grati cante avvistiamo il rifugio che raggiungeremo in circa 40 minuti su sentiero in media pendenza. Raggiunto il rifugio, abbarbicato sulla stretta cresta, il panorama è semplicemente fantastico. Davanti a noi, ben visibili, le imponenti pareti rocciose della Grigna Settentrionale con la sagoma del Rifugio Brioschi. Il ritorno avviene sul percorso fatto in salita. Escursione in Valle Antrona tra i due Laghi di Antrona e di Campliccioli attraverso boschi di abeti bianchi secolari, alpeggi, cascate e vecchie gallerie.Partenza: Crevacuore (ore 6.30) Arrivo: AntronaPiana (ore 8.15) All’inizio dell’abitato di Antrona Piana giriamo a sinistra e seguiamo le indicazioni per “Lago di Antrona”. Dopo un breve tratto, passato il bivio per l’ Alpe Ronco, lasciamo i due pulmini nello spiazzo erboso a ridosso del sentiero che conduce al lago. In poche centinaia di metri siamo già sulle sponde del lago di Antrona (1100 mt), da cui raggiungiamo la sezione di sentiero attrezzato che passa sotto alla cascata del Sajont. Passato il ponte sul torrente Troncone, che scende dal lago di Campliccioli, sovrastante il lago di Antrona, ci dirigiamo all’imbocco del sentiero che conduce, attraverso l’ Alpe Piana (1220 mt), fino alla diga di Campliccioli (1350 mt). L' itinerario (sulla destra orografica del lago) segue, attraverso alcune brevi gallerie, la linea di vecchi binari utilizzati per il trasporto dei materiali durante la costruzione delle dighe. Arrivati a monte del lago, attraversato di nuovo sul torrente Troncone, risaliamo pochi tornanti fino all’ Alpe Granarioli (1414 mt). Da qui decidiamo di proseguire a monte (lungo il sentiero che porta al lago del Cingino) fino alla successiva Alpe Casaravera (1483 mt) dove pranziamo e recuperiamo le forze per il rientro. Un breve tratto ci riporta alle belle baite dell’ Alpe Granarioli e tenendo la sinistra riprendiamo il giro del Lago di Campliccioli, attraversiamo l’Alpe Vassoncino e arriviamo infine alla centrale dell’ Enel sulla sinistra dello sbarramento che avevamo raggiunto in mattinata. Lanciando un’ultimo sguardo al grande bacino artificiale e alla vallata soprastante entriamo nella breve galleria di servizio per sbucare a ridosso del muro della diga. Sempre a sinistra, riprendiamo l’ itinerario che prosegue inizialmente in piano per poi deviare in discesa fino all’ Alpe Ronco, passando attraverso un altro tratto ben attrezzato al di sopra della Cascata del Sajont, attraversata di prima mattina. Dall’ Alpe Ronco raggiungiamo infine i nostri pulmini per il rientro. Tempi di percorrenza (con le soste) 6h30’ Lunghezza del percorso: 15 km Meteo: Bello, ventato nel pomeriggio.
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