Coggiola - Castagnea
751 metri s.l.m.
Segnavia G6 - Distanza: 3,7 Km - Tempo: 1.20
Località di Partenza
Punto più Alto Dislivello in Salita Dislivello in Discesa Segnavia Lunghezza Difficoltà Tempo di Percorrenza Periodo Consigliato Acqua sul percorso |
Località Ponte San Giovanni di Coggiola (mt. 483)
Frazione Castagnea di Portula (mt. 751) mt. 310 mt. 42 G6 3,7 km - E - Ore 1.20 Tutto l'anno Si |
|
L’itinerario inizia a Coggiola, alla fine di Via Roma, presso l’Oratorio di San Giovanni (m. 483), nel cui interno è custodito l’unico affresco della zona risalente al ‘500.
Nello stesso punto iniziano anche il sentiero G4 (che sale all’Alpe di Noveis) e il G13 (che porta al Santuario della Brughiera).
Si seguono Via Umberto I e poi Via Mazzini fino al piazzale antistante il parco giochi affacciato sul torrente Sessera in località Zuccaro. Cento metri più avanti, in corrispondenza dell’imbocco del sentiero G3 (m. 501 – ore 0,15), che sale verso il Santuario del Cavallero, si scende per breve scalinata per raggiungere il ponte in ferro sul torrente Sessera. Si perviene quindi alla piazza della frazione Masseranga di Portula. Superato l’imbocco del sentiero G14 (m. 487 – ore 0,05 – tot. 0,20), che sale al Santuario della Novareia, si percorre la via che porta alla Chiesa di San Bartolomeo, dove termina l’asfalto.
Dalla frazione Masseranga l’itinerario è detto “Strada dell’Oro” e percorre la via di comunicazione che, tra Otto e Novecento, gli operai dell’alta valle compivano giornalmente per scendere a lavorare negli opifici del fondovalle.
Dopo la Chiesa, in leggera salita e, poi, quasi in piano, si raggiunge dapprima la vasca di carico di una centralina idroelettrica, poi il ponte sul Rio Carnasco (m. 521 – ore 0,20 – tot. 0,40), nei pressi del quale rimangono i ruderi del lanificio Bozzalla Pel, costruito nel lontano 1835 (uno dei primi opifici della valle) e poi distrutto da un incendio. Le acque del rio fornivano energia alla fabbrica. Una leggenda narra che il nome del rio deriva dal sangue dei dolciniani e dei crociati che arrossò le sue acque dopo la cruenta battaglia nella piana di Stavello più di settecento anni fa.
Dopo il ponte, si percorre uno sterrato fino a raggiungere la mulattiera proveniente dalla frazione Granero di Portula (m. 543 – ore 0,05 – tot. 0,45), che è il sentiero G13 che sale da Coggiola a Castagnea e poi al Santuario della Brughiera. Il percorso dei due sentieri coincide per alcune decine di metri, poi G6 sale a destra in un bosco di castagni, supera una cappella e termina, dopo un centinaio di metri su asfalto, all’ingresso della frazione Castagnea di Portula (m. 751 - ore 0,35 – tot. 1,20) dove si ricongiunge nuovamente con l’itinerario G13.
Nota: fino al primo incrocio con il G13, il sentiero è parte della Grande Traversata Biellese, che poi prosegue sul G13. In senso opposto, la GtB, dopo il G6, continua sul G4 da Coggiola alla Bocchetta di Noveis.
Nello stesso punto iniziano anche il sentiero G4 (che sale all’Alpe di Noveis) e il G13 (che porta al Santuario della Brughiera).
Si seguono Via Umberto I e poi Via Mazzini fino al piazzale antistante il parco giochi affacciato sul torrente Sessera in località Zuccaro. Cento metri più avanti, in corrispondenza dell’imbocco del sentiero G3 (m. 501 – ore 0,15), che sale verso il Santuario del Cavallero, si scende per breve scalinata per raggiungere il ponte in ferro sul torrente Sessera. Si perviene quindi alla piazza della frazione Masseranga di Portula. Superato l’imbocco del sentiero G14 (m. 487 – ore 0,05 – tot. 0,20), che sale al Santuario della Novareia, si percorre la via che porta alla Chiesa di San Bartolomeo, dove termina l’asfalto.
Dalla frazione Masseranga l’itinerario è detto “Strada dell’Oro” e percorre la via di comunicazione che, tra Otto e Novecento, gli operai dell’alta valle compivano giornalmente per scendere a lavorare negli opifici del fondovalle.
Dopo la Chiesa, in leggera salita e, poi, quasi in piano, si raggiunge dapprima la vasca di carico di una centralina idroelettrica, poi il ponte sul Rio Carnasco (m. 521 – ore 0,20 – tot. 0,40), nei pressi del quale rimangono i ruderi del lanificio Bozzalla Pel, costruito nel lontano 1835 (uno dei primi opifici della valle) e poi distrutto da un incendio. Le acque del rio fornivano energia alla fabbrica. Una leggenda narra che il nome del rio deriva dal sangue dei dolciniani e dei crociati che arrossò le sue acque dopo la cruenta battaglia nella piana di Stavello più di settecento anni fa.
Dopo il ponte, si percorre uno sterrato fino a raggiungere la mulattiera proveniente dalla frazione Granero di Portula (m. 543 – ore 0,05 – tot. 0,45), che è il sentiero G13 che sale da Coggiola a Castagnea e poi al Santuario della Brughiera. Il percorso dei due sentieri coincide per alcune decine di metri, poi G6 sale a destra in un bosco di castagni, supera una cappella e termina, dopo un centinaio di metri su asfalto, all’ingresso della frazione Castagnea di Portula (m. 751 - ore 0,35 – tot. 1,20) dove si ricongiunge nuovamente con l’itinerario G13.
Nota: fino al primo incrocio con il G13, il sentiero è parte della Grande Traversata Biellese, che poi prosegue sul G13. In senso opposto, la GtB, dopo il G6, continua sul G4 da Coggiola alla Bocchetta di Noveis.
La Sezione non si assume alcuna responsabilità di eventuali errori negli itinerari presenti su questo sito.