Coggiola - Piane di Rivò - Bocchetta di Noveis
1114 metri s.l.m.
Segnavia G4 - Distanza: 5 Km - Tempo: 2.30
Località di Partenza
Punto più Alto Dislivello in Salita Dislivello in Discesa Segnavia Lunghezza Difficoltà Tempo di Percorrenza Periodo Consigliato Acqua sul percorso |
Località Ponte San Giovanni di Coggiola (m. 483)
mt. 1163 mt. 724 mt. 94 G4 5 km - E - fino alle Piane di Rivò, poi - EE - Ore 2.30 Tutto l’anno Si |
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L’itinerario inizia a Coggiola, alla fine di Via Roma, presso l’Oratorio di San Giovanni (m. 483), nel cui interno è custodito l’unico affresco della zona risalente al ‘500.
Nello stesso punto iniziano anche il sentiero G6 (che porta a Castagnea) e il G13 (che porta al Santuario della Brughiera).
Si percorre l’ampia mulattiera gradinata che in decisa salita conduce alla località Camplin. Si prosegue nel bosco lasciando a sinistra la “posa di Mort”, si raggiunge la strada asfaltata già più volte incrociata, seguendola per circa 200 metri. Sulla destra si supera la Cappelletta della Rola, sulla sinistra si scorgono, nel fondovalle, gli abitati di Coggiola e Masseranga attraversati dal torrente Sessera.
Si arriva quindi alla frazione Viera di Coggiola (m. 685 – ore 0,35), in località Chietti, dove sorge un piccolo oratorio dedicato a San Rocco, mutilato della navata per far posto alla strada comunale. Sempre in decisa salita, si perviene, al centro di Viera, ad un antico oratorio soffocato dalle case con all’entrata un cancelletto di legno. E’ dedicato alla Vergine Assunta e si notano a fianco dell’altare gli affreschi di San Rocco e Sant’Antonio.
Proseguendo, si raggiunge ancora in salita la Chiesa Parrocchiale della frazione (m. 757 – ore 0,15 – tot. 0,50), dedicata a San Grato, posta su un ridente ripiano. Risale al 1600 e il suo interno ben conservato è ricco di testimonianze di fede. Passando di fianco alla Chiesa, si continua a percorrere la parte alta della frazione, poi si riprende la mulattiera seguendola fino a raggiungere la Chiesetta in località Piane di Rivò (m. 989 – ore 0,30 – tot. 1,20).
La mulattiera diventa ora sentiero che risale, nel bosco di betulle (in autunno cosparso di colorate Amanite muscarie), la dorsale del Monte Gemevola o Cornabecco fino al bivio con il sentiero G4a (m. 1153 – ore 0,20 – tot. 1,40) che porta alla Bocchetta Gemevola.
L’itinerario G4 prosegue nel bosco più rado, quasi in piano, in direzione est fino alla “Balma” (m. 1151 – ore 0,15 – tot. 1,55), caratteristico ed enorme masso concavo usato dai pastori come temporaneo ricovero.
Dopo un breve tratto in discesa, si attraversa un piccolo rio e si sale leggermente fino ad una ridente radura tra gli abeti. Si scende poi verso il Canale Vacchera (m. 1139 – ore 0,15 – tot. 2,10), lo si attraversa e, proseguendo in piano (caratteristica, nel periodo maggio/giugno, la fioritura della profumata Daphne cneorum, endemismo della zona), si raggiunge la Bocchetta di Noveis (m. 1114 – ore 0,20 – tot. 2,30), presso l’Alpe “Le Volpi”, così chiamato perché, prima della Seconda Guerra Mondiale, vi era un allevamento di volpi argentate, di cui sono ancora visibili i terrazzamenti per le gabbie. Qui inizia H12 che scende alla frazione Roncole di Postua.
Note: l’intero sentiero è parte della Grande Traversata Biellese, che continua poi con H12. In senso opposto, la GtB prosegue con G6 verso Masseranga.
Nelle cartine e nelle pubblicazioni antecedenti il 2012 il tratto da Coggiola alle Piane di Rivò è talvolta indicato anche come H12. In realtà, questo è l’itinerario che collega la frazione Roncole di Postua con la Bocchetta di Noveis.
Nel tratto tra le Piane di Rivò e la Bocchetta di Noveis la presenza di erba alta e felci può rendere difficoltoso il percorso.
Nello stesso punto iniziano anche il sentiero G6 (che porta a Castagnea) e il G13 (che porta al Santuario della Brughiera).
Si percorre l’ampia mulattiera gradinata che in decisa salita conduce alla località Camplin. Si prosegue nel bosco lasciando a sinistra la “posa di Mort”, si raggiunge la strada asfaltata già più volte incrociata, seguendola per circa 200 metri. Sulla destra si supera la Cappelletta della Rola, sulla sinistra si scorgono, nel fondovalle, gli abitati di Coggiola e Masseranga attraversati dal torrente Sessera.
Si arriva quindi alla frazione Viera di Coggiola (m. 685 – ore 0,35), in località Chietti, dove sorge un piccolo oratorio dedicato a San Rocco, mutilato della navata per far posto alla strada comunale. Sempre in decisa salita, si perviene, al centro di Viera, ad un antico oratorio soffocato dalle case con all’entrata un cancelletto di legno. E’ dedicato alla Vergine Assunta e si notano a fianco dell’altare gli affreschi di San Rocco e Sant’Antonio.
Proseguendo, si raggiunge ancora in salita la Chiesa Parrocchiale della frazione (m. 757 – ore 0,15 – tot. 0,50), dedicata a San Grato, posta su un ridente ripiano. Risale al 1600 e il suo interno ben conservato è ricco di testimonianze di fede. Passando di fianco alla Chiesa, si continua a percorrere la parte alta della frazione, poi si riprende la mulattiera seguendola fino a raggiungere la Chiesetta in località Piane di Rivò (m. 989 – ore 0,30 – tot. 1,20).
La mulattiera diventa ora sentiero che risale, nel bosco di betulle (in autunno cosparso di colorate Amanite muscarie), la dorsale del Monte Gemevola o Cornabecco fino al bivio con il sentiero G4a (m. 1153 – ore 0,20 – tot. 1,40) che porta alla Bocchetta Gemevola.
L’itinerario G4 prosegue nel bosco più rado, quasi in piano, in direzione est fino alla “Balma” (m. 1151 – ore 0,15 – tot. 1,55), caratteristico ed enorme masso concavo usato dai pastori come temporaneo ricovero.
Dopo un breve tratto in discesa, si attraversa un piccolo rio e si sale leggermente fino ad una ridente radura tra gli abeti. Si scende poi verso il Canale Vacchera (m. 1139 – ore 0,15 – tot. 2,10), lo si attraversa e, proseguendo in piano (caratteristica, nel periodo maggio/giugno, la fioritura della profumata Daphne cneorum, endemismo della zona), si raggiunge la Bocchetta di Noveis (m. 1114 – ore 0,20 – tot. 2,30), presso l’Alpe “Le Volpi”, così chiamato perché, prima della Seconda Guerra Mondiale, vi era un allevamento di volpi argentate, di cui sono ancora visibili i terrazzamenti per le gabbie. Qui inizia H12 che scende alla frazione Roncole di Postua.
Note: l’intero sentiero è parte della Grande Traversata Biellese, che continua poi con H12. In senso opposto, la GtB prosegue con G6 verso Masseranga.
Nelle cartine e nelle pubblicazioni antecedenti il 2012 il tratto da Coggiola alle Piane di Rivò è talvolta indicato anche come H12. In realtà, questo è l’itinerario che collega la frazione Roncole di Postua con la Bocchetta di Noveis.
Nel tratto tra le Piane di Rivò e la Bocchetta di Noveis la presenza di erba alta e felci può rendere difficoltoso il percorso.
La Sezione non si assume alcuna responsabilità di eventuali errori negli itinerari presenti su questo sito.