Colle Craviolo - Santuario di San Bernardo
1408 metri s.l.m.
Segnavia G13a - Distanza: 2,2 Km - Tempo: 1.20
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L’itinerario si stacca dal sentiero G13 (Coggiola – Santuario della Brughiera) al Colle Craviolo (m. 934), nei pressi del cimitero. Inizia in corrispondenza di un ampio spiazzo sterrato a lato della strada “Panoramica Zegna” che sale da Trivero verso Bielmonte.
Dopo pochi metri si incontra la “Cappella dei Capuccin” e si prosegue in moderata salita in un bosco di abeti fino a raggiungere, in località Caulera, una strada sterrata che si segue a sinistra. Inizia qui un tratto in comune con il sentiero L5, che sale dal Centro Zegna di Trivero verso la Bocchetta di Stavello e poi verso il Santuario di San Bernardo, e che ritroveremo più in alto.
Dopo circa 100 metri si incontra nuovamente la “Panoramica Zegna” (m. 1073 – ore 0,20). Si percorre la strada asfaltata in salita per circa 200 metri passando sotto l’edificio che ospitava l’Istituto Alberghiero di Trivero. Si abbandona poi la strada asfaltata, terminando il tratto comune con L5, imboccando, a sinistra, una strada sterrata che passa sopra l’Istituto Alberghiero ed è diretta all’Alpe Pilota. Dopo circa 200 metri si imbocca un sentiero, a destra, che sale decisamente nel bosco di abeti, con frequenti tornanti, fino ad incontrare, ancora una volta, la “Panoramica Zegna” (m. 1239 – ore 0,35 – tot. 0,55).
E’ ora necessario scavalcare il guard-rail e seguire la strada, a destra, per circa 50 metri, attraversarla e riprendere il sentiero che continua a salire decisamente nel bosco, ora di abeti e betulle, che si fa via via più rado e consente una migliore visuale sul Monte Barone, sulle vette circostanti e sul Monte Rosa.
In corrispondenza di una piccola radura (m. 1324 – ore 0,15 – tot. 1,10) si ritrova il sentiero L5, che sale dalla Bocchetta di Stavello e termina in questo punto. Continuando a salire, si raggiunge infine la strada sterrata (m. 1371 – ore 0,10 – tot. 1,20) che sale dalla Chiesetta Alpina presso la “Panoramica Zegna” al Santuario di San Bernardo (itinerario L4).
Il sentiero G13a termina qui. Proseguendo, in salita, sulla strada sterrata, in pochi minuti si arriva al Santuario e ai luoghi resi famosi dalle vicende dell’eretico Fra’ Dolcino più di 700 anni fa.
Dopo pochi metri si incontra la “Cappella dei Capuccin” e si prosegue in moderata salita in un bosco di abeti fino a raggiungere, in località Caulera, una strada sterrata che si segue a sinistra. Inizia qui un tratto in comune con il sentiero L5, che sale dal Centro Zegna di Trivero verso la Bocchetta di Stavello e poi verso il Santuario di San Bernardo, e che ritroveremo più in alto.
Dopo circa 100 metri si incontra nuovamente la “Panoramica Zegna” (m. 1073 – ore 0,20). Si percorre la strada asfaltata in salita per circa 200 metri passando sotto l’edificio che ospitava l’Istituto Alberghiero di Trivero. Si abbandona poi la strada asfaltata, terminando il tratto comune con L5, imboccando, a sinistra, una strada sterrata che passa sopra l’Istituto Alberghiero ed è diretta all’Alpe Pilota. Dopo circa 200 metri si imbocca un sentiero, a destra, che sale decisamente nel bosco di abeti, con frequenti tornanti, fino ad incontrare, ancora una volta, la “Panoramica Zegna” (m. 1239 – ore 0,35 – tot. 0,55).
E’ ora necessario scavalcare il guard-rail e seguire la strada, a destra, per circa 50 metri, attraversarla e riprendere il sentiero che continua a salire decisamente nel bosco, ora di abeti e betulle, che si fa via via più rado e consente una migliore visuale sul Monte Barone, sulle vette circostanti e sul Monte Rosa.
In corrispondenza di una piccola radura (m. 1324 – ore 0,15 – tot. 1,10) si ritrova il sentiero L5, che sale dalla Bocchetta di Stavello e termina in questo punto. Continuando a salire, si raggiunge infine la strada sterrata (m. 1371 – ore 0,10 – tot. 1,20) che sale dalla Chiesetta Alpina presso la “Panoramica Zegna” al Santuario di San Bernardo (itinerario L4).
Il sentiero G13a termina qui. Proseguendo, in salita, sulla strada sterrata, in pochi minuti si arriva al Santuario e ai luoghi resi famosi dalle vicende dell’eretico Fra’ Dolcino più di 700 anni fa.
La Sezione non si assume alcuna responsabilità di eventuali errori negli itinerari presenti su questo sito.