Piane di Rivò - Bocchetta di Nasercio o di Valé
1802 metri s.l.m.
Segnavia G1 - Distanza: 10,2 Km - Tempo: 5.30
Località di Partenza
Punto più Alto Dislivello in Salita Dislivello in Discesa Segnavia Lunghezza Difficoltà Tempo di Percorrenza Periodo Consigliato Acqua sul percorso |
Piane di Rivò (mt. 988)
Bocchetta di Nasercio o di Valé (mt. 1802) mt. 1169 mt. 356 G1 10,2 km - E - (fino alla baita Cascinetta), poi - EE - Ore 5.30 Maggio - Ottobre Si |
|
E’ l’itinerario di collegamento tra la media Valsessera e la Valsesia; infatti, dalla Bocchetta di Nasercio o di Valé è possibile scendere a Scopello, in Valsesia. La traversata può essere effettuata in due giorni con pernottamento alla Baita Cascinetta.
Nei pressi della Chiesetta delle Piane di Rivò si imbocca l’ampia via (quota 988 m.) che, in breve, porta ad un piccolo bosco di conifere oltre il quale si raggiunge la ridente Piana del Croso; subito il sentiero si addentra verso il fondo del vallone del Rio Cavallero dominato dalle dirupate pareti del monte Gemevola o Cornabecco e della punta Pissavacca, fino a guadare il Rio Cavallero (m. 1127, una aerea passerella aiuta a superare il corso d’acqua nei periodi di piena). Si risale il versante destro orografico superando l’indicazione per la Via della Discordia della Palestra di Roccia Oliva. Si raggiunge un fitto bosco di conifere all’interno del quale è posto il rifugio “La Ciota” (m. 1226 – ore 0,40), dove si stacca il sentiero G8 che conduce al Rifugio Monte Barone del C.A.I. Valsessera in località Ponasca ed alla vetta del Monte Barone.
Proseguendo in piano si arriva alla Bocchetta Foscale (m. 1244 – ore 0,10 - tot. 0,50) dove è posta una cappella votiva e termina il sentiero G10a che sale dalle Piane di Rivò. Il sentiero G1 prosegue a destra raggiungendo, dopo circa 300 m. in leggera discesa, la caratteristica fontana della Formica, ricavata in un tronco d’albero, la cui acqua sgorga tutto l’anno alla temperatura di 7 gradi. Si scende poi, più decisamente, fino alla Baita Ranzola (m. 1196 – ore 0,20 – tot. 1,10), ricovero del C.A.I. Valsessera. Dopo un centinaio di metri, si incontra il bivio per il sentiero G1a, che porta al Rifugio Monte Barone del C.A.I. Valsessera. Subito dopo il sentiero G1 guada il Rio Ranzola e si procede a moderata pendenza, attraversando alcune pietraie e poi, superato un breve tratto a saliscendi, si raggiunge la Baita Cascinetta (m. 1246 – ore 0,25 – tot. 1,35) del G.S. Genzianella, ricovero sempre aperto. Circa 50 m. prima dell’edificio si incontra l’imbocco dell’itinerario G5 che scende alla frazione Rivò di Coggiola.
Si prosegue tagliando diagonalmente le ripide pendici del Monte Barone cosparse di rade betulle, con percorso faticoso. Una serie di risvolti conduce sulla cresta divisoria con il vallone del Rio Confienzo subito a monte di alcune grandi rocce. Il sentiero si addentra poi diagonalmente a destra e riceve quasi subito quello contrassegnato con il segnavia G3 che sale da Coggiola (m. 1427 – ore 0,45 – tot. 2,20).
Si continua fino a superare un crinale ed arrivare ad un bivio (m. 1547 – ore 0,40 – tot. 3,00). A destra una traccia, lunga circa 600 metri, segnalata ma senza nome, porta in 20 minuti all’Alpe Campo dove si incrocia l’itinerario G12, che collega il Rifugio Monte Barone e l’Alpe Lavazzola Superiore.
Proseguendo invece a sinistra sul G1, dopo un centinaio di metri si perviene ai ruderi dell’Alpe Navagli (m. 1569).
In leggera salita si giunge ai resti dell’Alpe Lavazzola Nuova (m. 1616) e, quindi, su percorso più impervio, ai ruderi dell’Alpe Lavazzola Superiore (m. 1715 – ore 1,00 – tot. 4,00), termine del sentiero G12 che proviene dal Rifugio Monte Barone del C.A.I. Valsessera. All’Alpe Lavazzola Superiore è presente un bivacco con due posti letto e una fontana.
Si prosegue in piano, poi una breve discesa porta a raggiungere le pendici del Monte Talamone. Si percorrono interamente per traversi le ondulazioni che scendono dalla cresta che congiunge il Monte Barone alla Bocchetta di Valfinale fino a raggiungere i ruderi dell’Alpe Valfinale (m. 1685 – ore 1,00 - tot. 5,00), posta poco sotto la Bocchetta di Valfinale. Qui termina il sentiero G1 e si imbocca il sentiero 238 che, a destra, in 15 minuti porta alla Bocchetta di Valfinale proseguendo poi fino alla vetta del Badile, mentre, a sinistra, in moderata salita, conduce alla Bocchetta di Nasercio o di Valè (m. 1802 – ore 0,30 – tot. 5,30). Da questa sella lo sguardo spazia sulla vicina località di Mera e su tutta l’alta Valsesia dominata dall’imponente massiccio del Monte Rosa.
Dalla Bocchetta, continuando a seguire il segnavia 238, è possibile scendere in Valsesia, passando dalla Bocchetta dei Partigiani e dall’Alpe Nasercio, fino a Scopello (ore 2,30 dalla Bocchetta di Nasercio o di Valé).
Nota: dopo la Baita Cascinetta la presenza di erba alta e felci può rendere difficoltoso il percorso.
La Sezione non si assume alcuna responsabilità di eventuali errori negli itinerari presenti su questo sito.