Roncole - Monte Tovo
1379 metri s.l.m.
Segnavia 725 + 716 - Distanza: 5.3 Km - Tempo: 2.55
Località di Partenza
Punto più Alto Dislivello in Salita Dislivello in Discesa Segnavia Lunghezza Difficoltà Tempo di Percorrenza Periodo Consigliato Acqua sul percorso |
Frazione Roncole di Postua (mt. 484)
Monte Tovo (mt. 1379) mt. 940 mt. 45 725 + 716 5,3 km - E - Ore 2.55 Aprile - Novembre SI |
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E’ un itinerario classico di salita dalla Val Strona al Monte Tovo; è piuttosto lungo e pertanto richiede un certo impegno. Attraversa bei tratti di bosco con scorci sul Monte Barone e sulle montagne adiacenti.
Dalla Chiesa della frazione Roncole di Postua (m. 484) si prende la stradina (segnavia 725) che la fiancheggia e, svoltando decisamente a sinistra, si superano in leggera salita le case del paese. Rasentando il muro di una villa, si continua a salire; nel vallone si scorge il Mulino Starabbo (la cui acqua faceva funzionare un tornio per il legno). Si attraversa un ruscello e, sul versante opposto, si raggiunge la dorsale. Si svolta a destra e si prosegue per ripidi tornanti in un fitto bosco. Oltrepassata una zona di terrazzamenti, ci si inoltra nel bosco, tralasciando alcune piccole deviazioni e si arriva infine al fondo del prato dell’Alpe Maddalene.
Si sale fino al grande caseggiato (m. 913 – ore 1,10) in posizione panoramica. Di fronte, l’Alpe Noveis, il Monte Gemevola o Cornabecco e il Monte Barone. Da notare, malgrado la quota, la presenza di alcune palme.
Superata a sinistra la grande casa, il sentiero si addentra in un vallone boscoso e raggiunge una dorsale. Si prosegue verso sinistra aggirando i valloni sotto le Cime di Tortignaiga, in un bosco intricato nei pressi del diroccato Alpe Drobbiai. Si prosegue, in leggera salita, fino ad uscire dal bosco sotto un vasto prato.
Lo si costeggia a destra fino a toccare alcune baite (località Falgosa) e, con numerosi tornanti, si arriva ad uno sterrato. Volgendo a destra, si giunge in breve alla Chiesetta di San Bernardo (m. 1125 – ore 1,05 – tot. 2,15), costruita nel 1472 e poi rifatta nel 1641.
Ora occorre imboccare il sentiero 716 che sale lungo la dorsale alle spalle della Chiesa, aggirandosi, in moderata salita, tra roccette in un rado bosco di faggi e betulle fino a raggiungere l’ormai diroccato Alpe Sella. Oltre il prato si segue il sentiero che taglia il dosso e raggiunge l’opposta dorsale che sale alla Cima Alagni (m. 1256 – ore 0,20 – tot. 2,35), spalla del Monte Tovo.
Dapprima in piano e poi in forte salita, con una breve digressione a sinistra, si perviene ad una zona di grossi massi detta Balma del Tovo per la presenza di una grotta. Ultimo tratto ripido e poi, quasi in piano con sentiero incerto, si raggiunge la vetta del Monte Tovo (m. 1379 – ore 0,20 – tot. 2,55).
Dalla Chiesa della frazione Roncole di Postua (m. 484) si prende la stradina (segnavia 725) che la fiancheggia e, svoltando decisamente a sinistra, si superano in leggera salita le case del paese. Rasentando il muro di una villa, si continua a salire; nel vallone si scorge il Mulino Starabbo (la cui acqua faceva funzionare un tornio per il legno). Si attraversa un ruscello e, sul versante opposto, si raggiunge la dorsale. Si svolta a destra e si prosegue per ripidi tornanti in un fitto bosco. Oltrepassata una zona di terrazzamenti, ci si inoltra nel bosco, tralasciando alcune piccole deviazioni e si arriva infine al fondo del prato dell’Alpe Maddalene.
Si sale fino al grande caseggiato (m. 913 – ore 1,10) in posizione panoramica. Di fronte, l’Alpe Noveis, il Monte Gemevola o Cornabecco e il Monte Barone. Da notare, malgrado la quota, la presenza di alcune palme.
Superata a sinistra la grande casa, il sentiero si addentra in un vallone boscoso e raggiunge una dorsale. Si prosegue verso sinistra aggirando i valloni sotto le Cime di Tortignaiga, in un bosco intricato nei pressi del diroccato Alpe Drobbiai. Si prosegue, in leggera salita, fino ad uscire dal bosco sotto un vasto prato.
Lo si costeggia a destra fino a toccare alcune baite (località Falgosa) e, con numerosi tornanti, si arriva ad uno sterrato. Volgendo a destra, si giunge in breve alla Chiesetta di San Bernardo (m. 1125 – ore 1,05 – tot. 2,15), costruita nel 1472 e poi rifatta nel 1641.
Ora occorre imboccare il sentiero 716 che sale lungo la dorsale alle spalle della Chiesa, aggirandosi, in moderata salita, tra roccette in un rado bosco di faggi e betulle fino a raggiungere l’ormai diroccato Alpe Sella. Oltre il prato si segue il sentiero che taglia il dosso e raggiunge l’opposta dorsale che sale alla Cima Alagni (m. 1256 – ore 0,20 – tot. 2,35), spalla del Monte Tovo.
Dapprima in piano e poi in forte salita, con una breve digressione a sinistra, si perviene ad una zona di grossi massi detta Balma del Tovo per la presenza di una grotta. Ultimo tratto ripido e poi, quasi in piano con sentiero incerto, si raggiunge la vetta del Monte Tovo (m. 1379 – ore 0,20 – tot. 2,55).
La Sezione non si assume alcuna responsabilità di eventuali errori negli itinerari presenti su questo sito.