Anello: Serravalle - Sostegno - Serravalle
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Segnavia 704, 705, 709 - Distanza: 14.5 Km - Tempo: 5.20
L’itinerario potrebbe essere chiamato anche l’Anello dei Quattro Santi, dato che comprende la Chiesa di Sant’Antonio e di San Bernardo a Serravalle, di San Lorenzo e di Sant’Emiliano a Sostegno. L’intero tragitto, costituito dall’unione di diversi sentieri, è impegnativo per lunghezza (14.5 km.) e per dislivello (1100 m.) e richiede più di 5 ore ore, ma, ovviamente, possono essere percorsi singoli tratti.
Dal semaforo sulla circonvallazione di Serravalle si prende la strada per la frazione Gattera. Dopo circa 100 metri si imbocca, a destra, il sentiero 705 sulla via per la Chiesa di Sant’Antonio (m. 327). In decisa salita, si raggiunge in breve la Chiesa di Sant’Antonio (m. 356), e subito si entra nel bosco di castagni. Si procede con alcuni saliscendi, con ripidi tratti in salita. Ad un bivio, si abbandona il 705, che prosegue per la Bocchetta d’Ovasine, e ci si dirige a sinistra. Ignorando il bivio per la frazione Piane di Serravalle, si sale alla Cima Pietra Groana (m. 704 – ore 1,10). Dalla cima si scende decisamente, seguendo, per circa 400 metri, l’itinerario 700 (“sentiero di Fra’ Dolcino” che percorre le colline verso Gattinara), lasciando a sinistra la palestra di roccia con le sue vie di arrampicata e il rifugio del C.A.I. Novara, fino ad una strada sterrata, nei pressi della Bocchetta Chignole, che è l’itinerario 704 (m. 606 – ore 0,10 – tot. 1,20), detto “Sentiero della Brenta”. E’ l’antico percorso lungo il quale, secondo la tradizione, venivano trasportati i morti da Sostegno al cimitero della Pieve di Naula a Serravalle. Attraverso le colline, le salme venivano trasportate a spalla dentro una specie di gerla detta “brenta”. Seguendo il 704 a sinistra si scende alla Pieve di Naula a Serravalle. Per proseguire verso Sostegno si segue invece lo sterrato 704 a destra per circa 400 metri, poi l’itinerario abbandona la strada sterrata e imbocca, a sinistra, un sentiero (m. 588 – ore 0,10 – tot. 1,30), in decisa discesa tra affioramenti rocciosi e cespugli sparsi sulle terre rosse con alcuni notevoli scorci, fino a raggiungere e varcare il Rio Cognatto (o Rio della Valle) su di un ponticello. Subito dopo si arriva ad uno sterrato (itinerario 706 che collega Sostegno alla Bocchetta d’Ovasine per poi scendere a Serravalle), lo si percorre per pochi metri a sinistra, poi lo si abbandona per proseguire sul 704 in decisa salita fino a pervenire alla Chiesa di San Lorenzo (m. 425 – ore 0,40 – tot. 2,10), nei pressi del castagno secolare. Si continua, in salita, per un breve tratto su fondo di cemento, poi su ampia strada sterrata lungo l’itinerario 709 (o M63 come indicato nella carta del Biellese nord orientale prodotta dalla Provincia di Biella) che sale verso la Chiesa di Sant’Emiliano. Al termine dello sterrato, si procede su sentiero fino ad arrivare alla Chiesa (m. 731 – ore 0,45 – tot. 2,55). L’itinerario continua ora solo come 709; si procede in leggera discesa, si ignora, a destra, il sentiero 705 che scende verso la Bocchetta delle Ovasine, poi si scende più decisamente fino ad una depressione (Passo Solaroli, o Passo della Morte, o Bassa Gavazzetti m. 633). Si risale subito altrettanto decisamente raggiungendo la Colma Vasselloni (m. 760 – ore 0,35 – tot. 3,30), il punto più alto dell’intero percorso. Con saliscendi, si segue la dorsale arrivando poi ad incrociare uno sterrato (a destra si stacca il 707). Il 709 prosegue a sinistra fino a pervenire alla Chiesa di San Bernardo (m. 628 – ore 0,30 – tot. 4,00). Ora il 709 continua fino alla frazione Bornate di Serravalle. Il nostro itinerario prevede invece di ripercorrere il tratto fino all’incrocio con lo sterrato 707 che ora si segue, in discesa prima leggera poi più decisa, pervenendo ad un bivio per la cappella Cappone, che si raggiunge dopo un centinaio di metri (m. 499 – ore 0,25 – tot. 4,25). Tornati al 707, si continua in moderata discesa arrivando all’Alpe Lucia o alp dal Seren (m. 497 – ore 0,20 – tot. 4,45), poi, per bella mulattiera, si perviene al greto del Rio Chezza. Lo si attraversa su di un ponte e poi si abbandona il 707 seguendo uno sterrato per rientrare a Serravalle e tornare al punto di partenza (m. 327 – ore 0,35 – tot. 5,20). |
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