Bocchetta di Noveis - Rifugio Monte Barone
1587 metri s.l.m.
Segnavia G7 - Distanza: 3,3 Km - Tempo: 2.10
Località di Partenza
Punto più Alto Dislivello in Salita Dislivello in Discesa Segnavia Lunghezza Difficoltà Tempo di Percorrenza Periodo Consigliato Acqua sul percorso |
Località "Le Volpi" all' Alpe Noveis (mt. 1127)
Bocchetta di Pissavacca (mt. 1634) mt. 607 mt. 139 G7 3,3 km - EE - Ore 2.10 Maggio - Ottobre Si |
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L’itinerario è noto come “Sentiero delle Bocchette” per le tre bocchette che si incontrano nel percorso.
Dal piazzale posteggio dell’Alpe Noveis si sale per un brevissimo tratto la ripida strada asfaltata che porta all’albergo. Alla prima curva si imbocca lo sterrato a sinistra, percorrendolo per circa 200 metri fino ad arrivare alla Bocchetta di Noveis e l’Alpe “Le Volpi”, così chiamato perché, prima della Seconda Guerra Mondiale, vi era un allevamento di volpi argentate, di cui sono ancora visibili i terrazzamenti per le gabbie. Dalla bocchetta si sale per alcune decine di metri seguendo l’itinerario G4, a sinistra della fontana e del prato. G4, che conduce alle Piane di Viera, continua a sinistra, mentre G7 inizia in questo punto (m. 1127) in decisa salita. Dopo aver attraversato un piccolo rio, con ampie svolte in moderata salita su sentiero ben marcato, si percorre la dorsale sud del Monte Gemevola o Cornabecco fino alla Bocchetta Gemevola (m. 1418 – ore 0,50), dove termina il sentiero G4a che sale dalle Piane di Rivò. Da qui, per tracce e su roccia, è possibile salire in vetta al Monte Gemevola o Cornabecco (m. 1563) in circa 20 minuti.
Si procede ora, per traversi in direzione ovest, nell’alto vallone del Rio Cavallero in un ambiente selvaggio ed alpino. Dopo aver attraversato alcune facili roccette, attrezzate con catena, con una placca inclinata, si attacca un canale erboso che, ai primi di luglio, regala una splendida fioritura di Allium narcissiflorum (endemismo della zona) e si raggiunge la Sella della Scaffa (m. 1504 – ore 0,30 – tot. 1,20).
Il sentiero prosegue in leggera discesa per alcuni metri entrando nel versante Vialengo e poi sale raggiungendo prima la caratteristica Fontana dei Cacciatori (m. 1541, graziosa sorgente che fuoriesce da una spaccatura alla base di una paretina) e poi la Bocchetta di Pissavacca (m. 1634 – ore 0,30 – tot. 1,50).
Dalla Bocchetta si può raggiungere in pochi minuti la cima omonima (m. 1659), da dove si ammira, verso sud-est, l’imponente versante nord del Monte Gemevola o Cornabecco e la sua aerea cresta. A ovest, davanti a noi, la vetta del Monte Barone e il Rifugio Monte Barone del C.A.I. Valsessera.
Lasciata la sella, si prosegue lungo il sentiero che, seppure evidente, richiede una certa attenzione per la ripidezza del versante che si attraversa. Il tratto più esposto è attrezzato con catene. Si raggiunge infine, presso la piazzola di atterraggio dell’elicottero, l’incrocio con il sentiero G8 (m. 1594 – ore 0,20 – tot. 2,10) che, dal Rifugio Monte Barone, posto un centinaio di metri più in basso, sale verso la vetta del Monte Barone.
Nota: dopo la Bocchetta Gemevola la presenza di erba alta e felci può rendere difficoltoso il percorso.
Dal piazzale posteggio dell’Alpe Noveis si sale per un brevissimo tratto la ripida strada asfaltata che porta all’albergo. Alla prima curva si imbocca lo sterrato a sinistra, percorrendolo per circa 200 metri fino ad arrivare alla Bocchetta di Noveis e l’Alpe “Le Volpi”, così chiamato perché, prima della Seconda Guerra Mondiale, vi era un allevamento di volpi argentate, di cui sono ancora visibili i terrazzamenti per le gabbie. Dalla bocchetta si sale per alcune decine di metri seguendo l’itinerario G4, a sinistra della fontana e del prato. G4, che conduce alle Piane di Viera, continua a sinistra, mentre G7 inizia in questo punto (m. 1127) in decisa salita. Dopo aver attraversato un piccolo rio, con ampie svolte in moderata salita su sentiero ben marcato, si percorre la dorsale sud del Monte Gemevola o Cornabecco fino alla Bocchetta Gemevola (m. 1418 – ore 0,50), dove termina il sentiero G4a che sale dalle Piane di Rivò. Da qui, per tracce e su roccia, è possibile salire in vetta al Monte Gemevola o Cornabecco (m. 1563) in circa 20 minuti.
Si procede ora, per traversi in direzione ovest, nell’alto vallone del Rio Cavallero in un ambiente selvaggio ed alpino. Dopo aver attraversato alcune facili roccette, attrezzate con catena, con una placca inclinata, si attacca un canale erboso che, ai primi di luglio, regala una splendida fioritura di Allium narcissiflorum (endemismo della zona) e si raggiunge la Sella della Scaffa (m. 1504 – ore 0,30 – tot. 1,20).
Il sentiero prosegue in leggera discesa per alcuni metri entrando nel versante Vialengo e poi sale raggiungendo prima la caratteristica Fontana dei Cacciatori (m. 1541, graziosa sorgente che fuoriesce da una spaccatura alla base di una paretina) e poi la Bocchetta di Pissavacca (m. 1634 – ore 0,30 – tot. 1,50).
Dalla Bocchetta si può raggiungere in pochi minuti la cima omonima (m. 1659), da dove si ammira, verso sud-est, l’imponente versante nord del Monte Gemevola o Cornabecco e la sua aerea cresta. A ovest, davanti a noi, la vetta del Monte Barone e il Rifugio Monte Barone del C.A.I. Valsessera.
Lasciata la sella, si prosegue lungo il sentiero che, seppure evidente, richiede una certa attenzione per la ripidezza del versante che si attraversa. Il tratto più esposto è attrezzato con catene. Si raggiunge infine, presso la piazzola di atterraggio dell’elicottero, l’incrocio con il sentiero G8 (m. 1594 – ore 0,20 – tot. 2,10) che, dal Rifugio Monte Barone, posto un centinaio di metri più in basso, sale verso la vetta del Monte Barone.
Nota: dopo la Bocchetta Gemevola la presenza di erba alta e felci può rendere difficoltoso il percorso.
La Sezione non si assume alcuna responsabilità di eventuali errori negli itinerari presenti su questo sito.